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Tirante o Corrente La parte libera, evidenziata in grigio, della cima che viene utilizzata per costruire, tesare, assuccare il nodo. |
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Dormiente La parte, evidenziata in grigio, di cima che non sarà interessata dal nodo, sta dalla parte opposta al tirante. |
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Doppino Quando la cima forma una U, cioè tirante e dormiente non s'incrociano, ma rimangono paralleli. |
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Collo Il complesso, formato dalla cima, in cui tirante e dormiente s'incrociano e poi si dispongono paralleli. |
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Mezzo collo Il complesso formato dalla corda quando tirante e dormiente s'incrociano e si dispongono in direzioni non parallele. |
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Volta È il mezzo collo quando è messo attorno ad un oggetto. |
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Gassa o Asola Il cappio formato da tirante e dormiente che s'incrociano. |
Occhio La zona interna (evidenziata in grigio) di una gassa, di un collo, di un mezzo collo, di una volta o di un'asola. |
Nodo Semplice Questo è il primo di tutti i nodi e anche quello che sta alla base di tutti. |
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Nodo Piano Questo nodo serve per giungere due corde della stessa dimensione, è molto veloce da sciogliere e molto usato per terminare le legature. |
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Nodo di Rosetta È un caso particolare di nodo piano con l'eccezione che si disfa facilmente tirando i capi liberi della corda. |
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Nodo a Otto o Savoia È un nodo che serve per accorciare una corda o per impedire che si sfili da un anello o da una carrucola. È utile anche per fare una corda per arrampicate. |
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Nodo Bolina o Gassa d'amante Questo nodo forma un anello che non scorre. Perciò è molto utile per far salire o scendere una persona lungo una parete verticale, o per portare aiuto a qualcuno in pericolo in un posto difficilmente accessibile. |
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Nodo Bolina doppia Questo nodo è molto simile al nodo bolina e viene eseguito quasi allo stesso modo; si parte eseguendo il solito anello, ma invece che chiudere subito si esegue un altro giro seguendo il primo. Permette di avere due anelli non scorrevoli. |
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Nodo del Chirurgo Questo nodo serve per unire due funi di uguale spessore specialmente se sono sfrangiate; è anche molto utile per i lacci emostatici (da qui il nome). |
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Nodo Parlato o del Barcaiolo È il più semplice dei nodi di ancoraggio, è molto solido ed è facile e rapido da sciogliere. Serve per legare una fune ad un palo e come nodo iniziale per le legature. |
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Nodo Cappuccino Serve per appesantire l'estremità di una corda, o per non farla uscire da un anello. Usato nei cordoni dei frati, da cui il nome |
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Nodo Galera Utile per fissare bastoni o picchetti ad una corda, ad esempio per costruire una scala di corda con pioli di legno. |
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Nodo a Bocca di Lupo Serve per sospendere un carico in aria o per ancorare una corda ad un punto. |
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Nodo Margherita La funzione del nodo margherita è quella di accorciare o tendere una corda sottoposta a tensione costante, senza tagliarla e senza staccarne le estremità. È molto utile anche per rinforzare un tirante sfilacciato e logorato. |
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Nodo Muratore Serve per ancorare un oggetto, per iniziare una legatura e per legare un carico da trascinare o da issare come ad esempio una fascina di legna. Con qualche giro in più si chiama anche nodo paletto o nodo anguilla perché permette di fissare corde bagnate e scivolose. |
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Nodo Pescatore È un nodo di giunzione, serve per unire due corde di uguale spessore, specialmente se umide. I due nodi semplici devono incastrarsi l'uno nell'altro e non opporsi. |
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Nodo a Mezza Chiave Per fissare un cordino ad un paletto, potendo regolare il tiraggio del cordino stesso; utile per tende e teloni. |
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Nodo dell'Evaso Questo nodo serve in caso si debba scendere e poi recuperare la corda. Bisogna comunque fare molta attenzione. |
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