Tecniche Scout - Basi di Topografia


La Bussola

La bussola è uno strumento costituito da un ago magnetico posto su un quadrante.
Esistono vari modelli di bussola, ma tutti seguono un principio comune: quello che l'ago della bussola, posto su un perno rotante, si dispone sempre verso il NORD MAGNETICO (che non coincide con il Nord Geografico, ma l'errore è spesso trascurabile, almeno dalle nostre parti).

Esistono in commercio vari tipi di bussola, ma non tutte sono adatte per le attività scout.
Innanzitutto c'è la bussola costituita solo dall'ago con un quadrante chiuso da un vetrino: questa è sconsigliata perché è molto imprecisa per leggere gli angoli di azimut e per mirare un oggetto preciso.

Un altro modello è la bussola che ha l'ago magnetico immerso in un liquido che ne impedisce le improvvise oscillazioni e con il quadrante con i gradi ben visibile; in genere è tutto attaccato ad un pezzo di plastica trasparente. Questo tipo di bussola è adatta più che altro per la cartografia perché permette di essere appoggiata sulla cartina consentendo di vedervi attraverso, ma non garantisce precisione nella lettura degli angoli azimutali.

Infine c'è la "bussola goniometrica italiana": la più adatta per le attività scout e la più precisa. Questo modello è caratterizzato da un quadrante con gradazione interna ed esterna, l'ago magnetico immerso in un liquido che ne attutisce le oscillazioni (e che, essendo solitamente un alcool, resiste a temperature rigide senza congelare), un coperchio con collimatore, un mirino con lente di ingrandimento per leggere gli indici di gradazione.
Poi ci sono modelli "più avanzati" di questo tipo, che hanno anche indici luminosi fosforescenti, bottone di fissaggio del coperchio e dell'ago magnetico e altri accessori.


L'Azimut

L'azimut di un punto P è l'angolo che ha per vertice l'osservatore e per lati due semirette che passano una per il NORD e l'altra per il punto P.

Attraverso l'azimut possiamo determinare esattamente la direzione di un punto mediante l'uso della bussola (quindi sempre in relazione al Nord Magnetico).

Determinazione dell'Azimut di un punto
Per calcolare l'azimut di un punto con la bussola bisogna: porre la bussola col coperchio metallico (con la feritoia e il filo teso all'interno di essa) in posizione verticale e con il vetrino di ingrandimento appoggiato sul vetro del quadrante. Impugnare la bussola mantenendola il più possibile orizzontale e portarla all'altezza degli occhi. Quindi collimare, cioè mirare il punto di cui si vuole determinare la posizione attraverso la linea di fede (il filo nella feritoia), e osservare attraverso il vetrino di ingrandimento il valore della graduazione interna che appare in corrispondenza della linea di collimazione. Il valore letto sarà l'azimut del punto mirato.

Determinazione dell'Azimut di un punto su una cartina topografica
Per misurare l'azimut di un punto preciso su di una cartina topografica occorre il Goniometro. Per prima cosa si deve prendere sulla cartina il punto dal quale si ha intenzione di misurare l'azimut e poi si traccia con la matita una linea che congiunge questo punto con il punto in cui ci si trova (ricordiamo che l'azimut è SEMPRE riferito ad un osservatore, non è assoluto!). Poi si traccia una retta nella direzione del NORD passante per il punto di osservazione e si misura con il goniometro l'angolo formato da queste due linee: il valore trovato è l'angolo azimutale.


Percorso Rettificato

Il percorso rettificato è un metodo molto semplice e veloce per effettuare un rilievo topografico di un percorso servendosi di poco materiale. Dobbiamo avere: una bussola (possibilmente di quelle con il collimatore), un foglio di carta millimetrata, un goniometro, una matita e un righello.
Si inizia mettendosi nella direzione da prendere e mandando un proprio compagno avanti fino a quando per una prima curva non lo si vede più.
Prendere poi la bussola e calcolare l'azimut collimando con il compagno avanti; poi, senza che egli si muova, dirigersi verso di lui calcolando la distanza in metri (più preciso) o, se preferite, anche in passi (più veloce).

Una volta giunti dal proprio compagno lo si manda di nuovo avanti fino alla curva successiva e si ripete lo stesso procedimento di prima. Così si avrà in pratica l'azimut di ogni pezzo di strada.
Sul foglio di carta millimetrata si può riportare i rilevamenti su 3 colonne: la prima per l'angolo azimutale, la seconda per la distanza ed una terza (facoltativa) in cui si descrive brevemente il punto di arrivo di ogni tratto.
Oppure si può riportare il percorso graficamente tracciando dei segmenti lunghi quanto i tratti percorsi (in scala, ovviamente) e orientati secondo gli angoli azimutali misurati. Questo secondo metodo si può fare solo alla fine del percorso, altrimenti si rischia di uscire dal foglio.
È opportuno che i tratti misurati non siano troppo lunghi in quanto anche un'imprecisione di una misura azimutale di pochi gradi può diventare uno spostamento laterale di diversi metri su lunghe distanze.

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Aggiornato al 18/10/2008   -   Versione 4.2