Tecniche Scout - Basi di Topografia (2)


Cartine Topografiche

La carta topografica è la rappresentazione di una porzione della superficie terrestre, vista dall'alto.

La Scala
Com'è facile immaginare, non si possono disegnare le cose con le loro dimensioni reali, occorre rimpicciolirle per farle stare in un foglio di carta. La scala rappresenta la misura di questa riduzione; se abbiamo, per esempio, una scala 1:10000, questo vuole dire che 1 centimetro sulla carta è uguale a 10000 centimetri (100 metri) sul terreno. Ogni carta ha una sua scala che viene indicata sulla stessa. Esistono diverse scale per diversi usi delle cartine: per le competizioni di orienteering la scala varia da 1:5000 a 1:15000, le cartine stradali invece, hanno una scala meno dettagliata (per coprire superfici più grandi) che va oltre a 1:100000.

Le Curve di Livello
Dato che la carta è bidimensionale, potrebbe essere un problema mostrare i rilievi e gli avvallamenti del terreno. Per porvi rimedio sono state escogitate le curve di livello, o ISOIPSE, ovvero linee che collegano tutti i punti del terreno con la medesima altezza rispetto al livello del mare. Talvolta si usano anche curve ausiliarie, tratteggiate, per mettere in evidenza una significativa variazione nel terreno, nell'intervallo tra curva e curva.
È importante sapere anche il concetto di equidistanza, ovvero la differenza in verticale tra le curve di livello; sè indicata uguale a 5 metri, significa che tra una curva e l'altra c'è un dislivello di 5 metri. Se le curve sono molto ravvicinate, in un punto della carta, questo rappresenta un indice sicuro di una forte pendenza del terreno, se invece sono distanziate tra loro vuol dire che la pendenza è più lieve. La cosa è importantissima: se per esempio per arrivare in un certo punto scegliessimo il percorso più breve in linea d'aria, senza tener conto alcuno che dobbiamo attraversare due colline rispetto ad un percorso più lungo ma pianeggiante, faremmo un cattivissimo affare. Bisogna ammettere quindi che rappresentare le curve di livello, e saperle leggere, è fondamentale.

Le Carte Topografiche
Le carte usate più speso nelle attività scout sono quelle dell'I.G.M. (Istituto Geografico Militare), alla scala 1:25000. L'I.G.M. pubblica vari tipi di carte a scale diverse: in scala 1:100000, in scala 1:50000, in scala 1:25000 e altre. Le carte più vecchie sono stampate in bianco e nero, le più recenti sono a colori.
La carta alla scala 1:100000 è detta Foglio. Per coprire tutta l'Italia vi sono 285 Fogli, ciascuno dei quali copre un'area di circa 40 X 40 km ed è indicato da un numero.
Ogni Foglio è composto da 4 Quadranti e da 16 Tavolette. Ogni Quadrante copre un'area di circa 20 X 20 km, è alla scala di 1:50000 ed è numerato con cifre romane (I, II, III, IV). Ogni quadrante è inoltre suddiviso in 4 Tavolette alla scala 1:25000, individuate dai punti cardinali (NE, SE, SO, NO), ciascuna delle quali copre un'area di circa 10 X 10 km. Oltre a ciò, tutte le carte topografiche dell'I.G.M. sono contrassegnate anche da un titolo.
Quindi per indicare in maniera completa una Tavoletta vi sarà il numero del Foglio, il numero del Quadrante e la denominazione della Tavoletta. Ad esempio, 28 I NE Monte Rosa significa: Foglio 28, Quadrante I, Tavoletta NE, titolo Monte Rosa.
Per alcune zone esiste anche una ulteriore suddivisione della Tavoletta in 4 Sezioni alla scala di 1:10000.


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Reticolato chilometrico

La rappresentazione usata per la realizzazione della cartografia italiana è quella UTM (Universale Trasversa di Mercatore - Mercatore è il cartografo ideatore precursore di questa rappresentazione).
Secondo questa diversa mappatura il globo viene suddiviso in 60 fusi che hanno un'estensione in longitudine di 6°, e un'estensione in latitudine da 80° Nord a 80° Sud; per ognuno di essi si è costruita una rappresentazione cartografica separata e indipendente, che causa l'impossibilità di collegare tra loro punti appartenenti a fusi diversi per poterne ricavare distanze ed angoli relativi alla loro posizione reciproca. Per risolvere l'inconveniente, il reticolato chilometrico di ciascun fuso è stato prolungato sul fuso successivo per una ristretta zona di 30' di longitudine che viene denominata "zona di sovrapposizione".
Trasversalmente, il globo è stato suddiviso in 20 fasce parallele all'equatore dell'ampiezza di 8° a partire dal parallelo 80°S fino al parallelo 80°N. La numerazione dei fusi parte dall'antimeridiano di Greenwich (il meridiano di Greenwich separa il fuso 30 dal 31); le fasce invece sono contraddistinte dalle lettere alfabetiche, dalla C alla X saltando la I e la O per somiglianza a 1 e a 0.
L'incrocio tra fusi e fasce si chiama zona, ampia 6° di longitudine e 8° di latitudine (fig. 3). L'Italia fa parte per metà del fuso 32 e per metà del fuso 33, per metà della fascia T e per metà della fascia S; quindi è divisa tra quattro zone, 32T - 33T - 32S - 33S.
Ogni zona è stata poi suddivisa in quadrati di 100 Km di lato, ciascun quadrato è contraddistinto da una coppia di lettere, che costituisce il secondo elemento, dopo la zona, della designazione di un punto. Le calotte polari sono state escluse da questo sistema in quanto in prossimità dei poli l'estensione compresa in un fuso è troppo ristretta, allora vengono rappresentate con un tipo di proiezione più idonea: la polare stereografica (UPS).


Coordinate chilometriche

Come detto in precedenza la tavoletta copre un'area di circa 10x10 Km, quindi il reticolato chilometrico la divide in quadretti di 1 Km ciascuno. Per trovare la precisa posizione di un punto che si trova all'interno di un quadretto bisogna usare il coordinatometro: è uno strumento di materiale plastico trasparente, costituito da un quadrato delle stesse dimensioni di quello 1x1 Km della tavoletta, suddiviso però di 20 in 20 metri e numerato in ettometri. Per misurare le coordinate di un punto P si dispone il coordinatometro con il segno orizzontale adagiato sul lato inferiore del quadretto e con quello verticale passante esattamente per quel punto.

Poi bisogna leggere il valore del meridiano reticolato immediatamente ad Ovest del punto considerato, misurare con il coorinatometro in ettometri e decametri la distanza tra il punto e la linea suddetta.
Quindi leggere il valore del parallelo reticolato immediatamente a Sud del punto considerato, misurare con il coorinatometro in ettometri e decametri la distanza tra il punto e la linea suddetta. Si ottengono così le coordinate di P che nell'esempio sono 67547138 con l'approssimazione al decametro.
Per completare la designazione del punto bisogna anche aggiungere la sigla della zona e del quadrato 100x100 Km, che in questo caso sono rispettivamente 33T e TG; quindi la designazione del punto P sarà 33TTG67547138.
Per riportare un punto di coordinate note sulla carta, si procede in modo analogo, facendo segnare sul coordinatometro i valori dati.

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Aggiornato al 18/10/2008   -   Versione 4.2