La favola del Bozzolo 1


'era una volta... di solito le favole che hanno un profumo di antico cominciano così.
Si parte dal 1976 quando alcuni ragazzi dell'Oratorio iniziano un'attività pseudo-scout con un gruppo di bambini delle scuole elementari. Poi nel 1977 arriva un diacono che mima la storia di Giona che fugge da Ninive in un'omelia domenicale rivolta ai bambini, aggiungendo entusiasmo a questi ragazzi. La tecnica della storia mimata era stata imparata da questo ragazzo attraverso lo scoutismo, a Milano, dove vivevano i suoi genitori.
Così nel settembre dello stesso anno, quando viene assegnato come Vicario alla nostra parrocchia, i giochi sono presto fatti: lo scoutismo parte in modo ufficiale, con la partecipazione a campi Scout di alcuni neo-capi per imparare il metodo e nasce quindi il primo Reparto Scout a Bozzolo.
E così successe perché: "Se vuoi fare qualcosa, devi farlo". La voglia c'era e l'entusiasmo anche, e a poco a poco, nella bassa padana nebbiosa e afosa, un po' chiusa e talvolta scettica alle novità, ma comunque disponibile, inizia quest'avventura basata sul gioco e sul mettersi in gioco.

Come simbolo del nostro Gruppo si sceglie fin dall'inizio il fazzolettone verde, bordato con una fettuccia bianca ad un centimetro dai bordi: i colori verde e bianco ricordano il colore dei prati e delle margherite che in primavera spuntano qua e là.
L'auspicio è che il Gruppo sia sempre rigoglioso e che gli Scouts possano essere visibili nel fare un po' di bene ogni giorno, così come sono visibili le margherite.
Nel decimo anniversario (nel 1987) intitoliamo il gruppo a Daniele, un nostro lupetto scomparso tre anni prima. Un ricordo particolare va sempre a tutti i nostri amici Scouts che ci hanno lasciato in questi anni: Daniele, Massimo, Emanuele, Anna, Lucia, e don Pietro.
Possano continuare a proteggerci dal cielo.


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Aggiornato al 18/10/2008   -   Versione 4.2